domenica 11 aprile 2010
maxi scontri a super energia
L’acceleratore di particelle Lhc batte un nuovo record. E apre «una nuova era della fisica», come ha spiegato Rolf Hewer, direttore generale del Cern di Ginevra. Oggi alle 13 sono state registrate le prime collisioni tra i fasci di protoni all’energia record di 7 Tev (7 mila miliardi di elettronvolt). Un’energia 3,5 volte maggiore di quella finora raggiunta da quello che, fino all’entrata in funzione dell’Lhc, era l’acceleratore più potente del mondo, il Tevatron del Fermilab di Chicago.
na nuova era
Che cosa significa tutto questo per la fisica moderna? Tantissimo. Quando i protoni si scontrano ad alte energie (e per l’anno prossimo sono previste collisioni a 14 Tev, il doppio dell’energia odierna) si creano particelle elementari e stati della materia simili a quelli presenti durante il Big bang. Più l’energia è alta, maggiori informazioni sulla materia si riescono a raccogliere. In particolare si riescono a raccogliere dati e informazioni sulle particelle con massa elevata. E si riescono a “vedere” e analizzare raggi gamma, bosoni e altre tracce e prove dell’esistenza del bosone di Higgs.
I due fasci di protoni avevano iniziato a circolare nel tunnel sotterraneo di 27 chilometri raffreddato a meno 271 gradi. Ma prima il malfunzionamento di uno dei 9600 magneti incaricati di accelerare e guidare il tragitto delle particelle, poi un'interferenza elettrica tra il Super Proton Synchrotron (SPS), l'iniettore più grande di Lhc(7 km di corconferenza) e l'Lhc stesso, che ha fatto partire il sistema di protezione dei magneti, ha bloccato il fascio.
Dopo ore di febbrile lavoro, i due “treni” di particelle hanno però ricominciato a correre stabilmente lungo il tunnel, uno in senso orario e l'altro in senso antiorario, a una velocità pari al 99,99999999999% di quella della luce. Quando i fasci erano sufficientemente stabili, gli scienziati del Cern li hanno orientati fino a farli scontrare.
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